Home staging: come vivere comodi in una mansarda

Federica Di Bartolomeo Federica Di Bartolomeo
Home Staging mansarda in vendita a Monza, Valtorta srl Valtorta srl Modern living room
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Come abitare comodamente una mansarda?

Per l'appuntamento con la rubrica Home staging di questa settimana abbiamo scelto un progetto che secondo noi ben illustra la risposta a questa domanda, utilizzando il principio che sta dietro a uno dei neologismi più in voga del momento: il declutterring. Molti ne parlano e tanto è il rumore intorno a questa parola, che come vedremo esprime una delle regole fondamentali dell'home staging. Vediamo dunque cosa è successo in questa mansarda a Monza, dove l'intervento degli esperti ha utilizzato solo gli arredi già presenti ed è stato realizzato praticamente a costo 0!

Prima: un bagno davvero troppo affollato!

Clutter in inglese significa accumulo di cose inutili, da qui il neologismo decluttering a indicare il liberarsi di tutto ciò che è superfluo, non più utile e per questo solo ingombrante. Dopo questa operazione- come vedremo solo apparentemente scontata- segue la riorganizzazione sistematica di solo quello che è davvero necessario, in modo da poter abitare la propria casa in modo davvero funzionale. 

In questa mansarda, un sottotetto recuperato all'uso abitativo di 100 mq, la maggior parte degli ambienti presentavo una situazione simile a quella che vediamo in questo bagno: un accumulo di oggetti e complementi d'arredo tanto caotici da metterne in ombra le straordinarie potenzialità. 

Dopo

Ogni cosa ha il suo posto, e non a caso. Siamo nello stesso bagno di prima, ma dopo aver fatto ordine, che differenza! L'intervento che è stato fatto qui è stato realizzato in funzione della vendita certo, ma puoi ispirarci nella vita di tutti giorni. Ad esempio qui, trovandoci in una mansarda, abbiamo dei punti del soffitto molto bassi, in alcuni casi al limite. Affascinante da un lato, questa particolare conformazione strutturale potrebbe rappresentare un limite in termini di illuminazione naturale, circolazione dell'aria. Ecco perché è importante limitare il numero dei mobili, saper posizionare bene quelli che servono ed eliminare tutto il superfluo o quello che potrebbe trovare semplicemente posto in un altro ambiente della casa, magari più spazioso e con i soffitti più alti.

Prima, lo studio disorganizzato in una mansarda caotica

Ciò che non ci serve più però non va semplicemente destinato ai rifiuti. Molto spesso è possibile riciclarli, creando nuovi oggetti fai da te , oppure venderli o barattarli. Per questa ultima opzione sono nati gli swap party : incontri organizzati tra persone interessate a scambiare le proprie cose con altri adepti del decluttering. Gli americani come sempre ne hanno fatto come sempre una moda del momento, una piccola ossessione che però noi ci sentiamo pienamente di appoggiare in questo caso. Si tratta infatti di una pratica volta all'ecosostenibilità, che invece di semplicemente buttare crea nuove risorse, utili per noi stessi o qualcun'altro.

Lo studio nella foto qui, potrebbe rappresentare una situazione comune a molti di noi: tanti elementi accumulati nel corso degli anni, che probabilmente non ci servono più e opprimono solo gli spazi. Non solo estetica quindi: ne va anche della nostra stessa concentrazione, specialmente in un luogo come lo studio domestico. Vediamo insieme il risultato del riordino puntuale e sistematico di questo ambiente

Dopo: un vero luogo per il lavoro a casa

Ecco qua di nuovo, lo scorcio dello stesso studio di prima, uno spazio moderno, pienamente valorizzato in tutte le sue caratteristiche principali: travi di legno a vista, giochi tra vuoti e pieni e trasparenze interessanti, come quella della porta che lo collega alla cucina. Ora si che qui si può lavorare e concentrarsi!

Come detto nella nostra breve introduzione, uno dei principi più importanti dell'home staging è appunto quello di eliminare il superfluo, un'operazione però che per gli accumulatoridi oggetti più accaniti potrebbe risultare davvero difficile..come fare dunque?

Prima, il soggiorno

5 sono le domande che bisogna porsi: 

1. L'oggetto serve davvero al suo scopo?

2.L'oggetto è solo l'ennesimo doppione di altri già posseduti?

3. L'oggetto è davvero un ricordo unico e insostituibile?

4. L'oggetto potrebbe essere sostituito con qualcosa di meno ingombrante e più funzionale?

Ma sopratutto, 5: 

è stato davvero mai usato?

Questo era il soggiorno prima. Complementi d'arredo in più, tante immagini che affollavano le pareti, appesantendole e contribuendo a privare di luce gli interni della mansarda. Certo i lucernari aiutano, ma da soli non possono certo fare miracoli! Ecco che allora, rispondendo alle domande appena viste…

Dopo!

Voilà! Togliendo il superfluo, ecco che cosa si è riusciti ad ottenere alla fine. Gli arredi dal gusto moderno sono rimasti, e i pavimenti in ardesia risaltano in tutto il loro splendore.

Un open space ordinato

Ora possiamo davvero apprezzare l' ampia zona giorno, un open space con cucina a vista, inserito in quello che da mansarda è davvero diventata un appartamento moderno. 

Questa era l'ultima immagine del nostro articolo home staging di oggi. Dopo avervi mostrato quanto comoda possa essere la vita in una mansarda e parlato dei piccoli miracoli del decluttering non possiamo che invitarvi a dare un'occhiata a uno dei nostri articoli più di successo sul rimodernare casa in maniera low cost:

-Idee creative low cost per arredare un piccolo appartamento

Buona ispirazione!

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