Una cucina nuova: 6 passi per decidere bene

Guido Musante Guido Musante
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Cuore della casa in ogni tempo, la cucina è l'ambiente a più alto tasso do domesticità, quello nel quale “la casa è più casa” e ci si può rifugiare per ritrovare calore e condivisione di intenti. Progettare la cucina è un'operazione imperfetta visto che la cucina è un ambiente che, per molti versi “si progetta da sé”, modificandosi continuamente nel tempo, registrando le energie e le dinamiche che agiscono nel suo spazio, conformandosi a pratiche quotidiane e attività ogni giorno differenti. Ancor più complesso più risultare, in tal senso, un progetto di rinnovo completo della cucina.

Ripensare la cucina può significare attribuirle un assetto completamente nuovo, che dovrà nello stesso tempo tenere conto della storia trascorsa e depositata di questo ambiente ma guardare avanti e puntare alla massima innovazione possibile. Un programma di riammodernamento della cucina può naturalmente procedere per fasi, o forse sarebbe più corretto dire che agisce “a strati”.

Un primo strato è certamente costituito dal rinnovo dell'apparato tecnologico degli elettrodomestici, soggetti a decadimento funzionale oggi sempre più rapido, paradossalmente, a causa dell'introduzione massiccia dell'elettronica nei meccanismi di funzionamento. Il livello immediatamente consequenziale al primo è quello del cambio del mobilio: operazione che ha a che vedere nella maggior parte dei casi prima di tutto con ragioni di stile. In questo senso va registrato il grande progresso dei sistemi d'arredo per la cucina registratosi negli ultimi dieci anni, con la messa a punto di soluzioni sempre più sofisticate nei materiali, nelle finiture e nei dettagli.

Ultimo livello di intervento sullo spazio della cucina riguarda quello delle murature e degli impianti. Si tratta di una trasformazione più profonda, che può essere dettata da ragioni squisitamente funzionali, nel caso degli impianti, oppure maggiormente spaziali, ma che comporta un attento progetto di definizione di tutte le variabili progettuali in gioco.

1. ​Di cosa abbiamo bisogno?

Quando si intende procedere con il riammodernamento della cucina è bene ponderare attentamente tutte le variabili in gioco, nella consapevolezza che si sta per procedere con la trasformazione dell'ambiente della casa più vissuto e dalla più alta concentrazione di attività differenti. La prima operazione da compiere in questo caso è certamente quella di chiedersi di che cosa abbiamo bisogno, che cosa chiediamo al progetto di trasformazione della cucina, cosa c'è già e cosa manca.

L'attenta valutazione del rapporto tra bisogni e desideri è fondamentale in qualsiasi contesto, dal progetto del cucchiaio a quello della città: occorre agire prendendo da subito consapevolezza della principale polarità che guida il nostro agire.

2. ​Ricerca e pianificazione

Operativamente il primo passo da compiere è certamente affidato a un attento lavoro di ricerca. Prendere visione di modelli a cui ispirarsi, valutare tutte le possibili varivabili in gioco in merito alle scelta dei materiali, dei colori, delle finiture, dei dettagli, degli elettrodomestici. In tutto ciò l'utente della cucina è chiamato in prima persona a farsi interprete della definizione delle principali linee guida del progetto di intervento, e di trasmettere successivamente ai progettisti un'idea ben definita in merito a prorpi bisogni e ai propri desideri.

Occorrerà inoltre pianificare adeguatamente tempistiche e modalità di intervento, nella consapevolezza che la cucina è un ambiente domestico centrale, del quale possiamo fare a meno per tempi tendenzialmente davvero limitati.

3. Trovare i professionisti giusti

Non è sempre indispensabile, per il progetto di rinnovo della cucina, affidarsi a progettisti esterni, specialmente nel caso in cui si intenda procedere con il solo cambio degli elettrodomestici e magari anche degli arredi. La necessità di trovare un professionista giusto per le nostre esigenze si farà impellente nel caso soprattutto di arredi disegnati su misura e naturalmente nel caso occorra intervenire anche sulla parte muraria. Non esiste una formula magica per individuare il giusto progettista: una buona norma sarà quella di farsi mostrare il porfolio dei progetti simili realizzati in precedenza allo scopo di valutare le capacità progettuali e anche le affinità in termini di stile e di gusto.

Nell'immagine: una cucina disegnata dallo studio Arkfattoriale.

​4. Avviare la progettazione

Viene dunque il momento centrale nel lavoro di ristrutturazione della cucina: la redazione del progetto di intervento. Occorre sempre tener presente che una cucina è un luogo dinamico, e tale caratteristica dovrà necessariamente essere riportata anche al progetto. Si dovrà dunque redigere un documento aperto, pronto a essere rapidamente modificato in corso d'opera per interpretare le mutevoli necessità dei committenti.

Il progetto è infatti sempre una forma di dialogo in cui la parte del committente, che fornisce gli input, è altrettanti importante rispetto a quella del progettista, che li interpreta.

5. Scegliere i materiali e le finiture

Una volta definito il lay out generale, e quindi la “forma” della cucina, ci si potrà concentrare sulla messa a fuoco della sua immagine, legata principalmente alla scelta dei materiali e delle finiture. In pochi ambienti domestici come quello della cucina la ricerca ha prodotto negli ultimi anni nuove soluzioni di materiali innovativi, dalle resine alle pietre ricostruite, che riuniscono rilevanti qualità tecnologiche e di durata e resistenza a caratteristiche estetiche del tutto specifiche.

6. ​Finalizzare il progetto e definire i documenti

Ultimo passo del progetto di ristrutturazione della cucina sarà la definizione complessiva del progetto e la preparazione eventuale dei documenti necessari per procedere con i lavori. A proposito di quest'ultimo punto occorre sottolineare che nella maggior parte dei casi gli interventi sulla cucina riguardano opere di manutenzione ordinaria, che non necessitano di documentazione tecnica. Quando vengano interessate parti murarie si tratterà di ristrutturazione straordinaria, per la quale occorrerà presentare al comune interessato una Dichiarazione di Inizio Attività.

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